Imparare a pensare

Questo blog nasce con l’intento di divulgare aspetti e riflessioni sottili sul mondo e sull’essere umano.

Dopo molto tempo, è sbocciato in me il desiderio di condividere strade che portano a sfere già conosciute in coscienza, ma poco comprese su questo piano di realtà, per quanto sia concesso rivelare.

Un aspetto centrale delle mie ricerche interiori, in questi vent’anni di apprendistato sottile e sovramondano, è senza dubbio il piano del pensiero e le sue varie onde di forma.

Il mondo del pensiero, o piano mentale, presenta numerose sfaccettature e reami nei quali l’essere umano può immergere la propria coscienza. Può perdersi, se inconsapevole, oppure risvegliare i sensi attraverso la concentrazione affinata, muovendosi tra le molteplici dimensioni del pensiero.

In tutti questi anni l’unica “ricetta” che posso trasmettere con certezza è l’allenamento costante agli stati di percezione, guidato da una volontà intrisa di perseveranza instancabile. Solo così è possibile bruciare le tossine accumulate che occludono i veri varchi di percezione.

Le basi fondamentali si sviluppano nel corso naturale delle molteplici vite, oppure attraverso un allenamento mirato e consapevole. Uno dei pilastri evolutivi è proprio il pensiero, con le sue molteplici forme.

Imparare a osservare il pensiero è il primo passo per iniziare una vera raccolta di informazioni e studio interiore. È necessario osservare le correnti del piano mentale che ci attraversano e i flussi che ne derivano, diventando coscienti di ciò che percorre il corpo mentale. Solo allora si può scegliere di interrompere questo flusso, fermandolo con la forza di una volontà impassibile.

Generalmente si vive sconnessi dalla realtà, ma connessi all’idea che si ha di essa. Questo significa vivere un pensiero della realtà e non la realtà stessa. Da ciò può nascere un trampolino verso vie superiori oppure una gabbia invisibile in cui ci si dimena, a seconda di cosa si lascia entrare nei propri corpi e di quando ci si libera.

Molte persone rimangono bloccate in forme-pensiero di vite precedenti, che continuano a influenzare anche l’esistenza attuale. Trasformare lo stato di percezione è necessario per smaltire ciò che è stato creato sul piano mentale. Tutto ciò che è stato prodotto, visibile o invisibile, deve essere trasformato.

È consigliato imparare a bloccare il pensiero anche solo per una frazione di secondo. In questo modo si inizia a muovere il corpo mentale e le sue sostanze, acquisendo la capacità di discernere e di non credere a tutto ciò che appare nella mente. Spesso, infatti, ciò che circola non è altro che uno scarto della natura inferiore dell’essere: spazzatura mentale.

Per fortificare i propri corpi e muoversi in modo chiaro e fluido nella propria energia, è necessario osservare ciò che nasce dalle parti superiori dell’essere.

Il pensiero positivo, in questo senso, serve inizialmente a creare una narrazione per la personalità. È uno strumento utile alla prima mente.

Esercizio

Inspira ed espira. Sprofonda dentro di te e osserva i tuoi pensieri per qualche minuto, senza perderti in essi. Nota la loro velocità, il continuo saltare da un contenuto all’altro.

Osserva con attenzione e trova un equilibrio interiore mentre ti dedichi a questo flusso, senza giudicarlo. Mentre respiri, concentrati sulla tua forza di volontà per compiere l’azione sottile di interrompere il flusso di pensiero.

Osserva cosa accade.
Ripeti. Ripeti. Ripeti.

In questo spazio condividerò altri esercizi per allenarsi. Nei corsi che intraprenderemo insieme, invece, saranno affrontati in modo più approfondito e dettagliato, con l’obiettivo di fortificare i corpi (fisico/eterico, astrale e mentale).

Il mio augurio è che questa lettura possa esservi utile per il vostro lavoro interiore.

Con gratitudine,
Elisa Kangetsu Norupama